IN Reggio Calabria per le GEP 2023: l’attività svolta e le immagini dell’incontro

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Partecipa la scuola secondaria di I grado “Radice-Alighieri” di Catona (RC) con un incontro che si tiene in presenza nel plesso centrale con le classi I^A – I^B – I^E

E a distanza dalla sede staccata con collegamento a distanza in videoconferenza dalle proprie aule attraverso un link all’uopo predisposto dall’animatore digitale delle classi IC e ID

Relaziona la presidente della sezione, l’archeologa Rossella Agostino, e affronta la storia di un borgo a pochi Km di distanza dalla città, Calanna.

 

Calanna è un Comune della Città Metropolitana di Reggio Calabria; sorge in posizione strategica e panoramica sullo Stretto di Messina, ad un’altitudine media di circa 500 metri s.l.m., compresa fra le fiumare di Catona a nord e Gallico a sud, lungo la strada che da Gallico Marina sale fino a Gambarie d’Aspromonte. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di pietre arenarie, chiamate “tafoni“, plasmate per millenni dagli agenti atmosferici

Ha una popolazione di circa 900 abitanti  distribuiti oltre che nel capoluogo comunale anche nelle località MilanesiMulini di Calanna e Villa Mesa su un territorio di circa 11 Km quadrati.

L’economia è basata principalmente sull’agricoltura, con produzione di frutta, soprattutto uva e agrumi, olio e vino.

 

Le origini del borgo sono antichissime come testimonia la necropoli protostorica, che si fa risalire ai secoli XIII- VII a. C. scoperta in modo casuale, per la costruzione di un canale artificiale nell’arenaria conchifera, nel 1953 nella contrada Ronzo. La necropoli è costituita da 10 tombe a forno e a grotticella, ricoperte da lastroni di pietra squadrati che contenevano sepolture sovrapposte e scheletri in posizione fetale. Sono stati rinvenuti, inoltre, corredi funebri quali suppellettili di tipo siculo, ceramiche vascolari di impasto grezzo e argilla depurata e altri reperti di fabbricazione sia locale sia di importazione. Del sito originale è rimasto poco a causa di smottamenti del terreno. I reperti si possono ammirare presso il Museo Archeologico Comunale di Calanna inaugurato nel 2017.

A Villamesa, nella località Torrione, sono state scoperte tracce murarie riconducibili al periodo tardo romanzo-bizantino che fanno presupporre la presenza di una fortificazione più antica di quella presente a Calanna realizzata nel periodo normanno su probabili resti bizantini e che dominava la valle del Gallico con un importante ruolo militare nel controllo del transito nello Stretto di Messina

La sua posizione strategica rende Calanna un importante caposaldo difensivo, il cui territorio fu soggetto nei vari secoli a continue invasioni e cambi di potere. Capoluogo di Baronia, alla fine del 1200 era dei Sanseverino Conti di Mileto, poi dei Ruffo Conti di Sinopoli. Passò ai Carafa fino alla fine del secolo XVI, poi ai De Francesco ed infine ai Ruffo di Scilla, che ne conservarono il possesso fino all’abolizione del feudalesimo (1806) Nel 1807 divenne  luogo del Governo di Catona, e nel 1811 Comune autonomo e Capoluogo di Circondario.

Al termine del restaurato dominio borbonico, fu annessa al Regno d’Italia, insieme al resto della regione. Distrutta dal terremoto del 1783 fu colpita anche dal sisma del 1908, a seguito del quale l’abitato fu trasferito sull’altopiano di San Teodoro.

Sotto il profilo storico-architettonico interessante è la chiesa parrocchiale, chiesa Maria SS. del Rosario contenente, una campana del XV secolo, pregevoli altari marmorei, un capitello bizantino-normanno e frammenti di sculture medievali, rinascimentali e barocche.

Di interesse artistico: il Museo archeologico comunale e il Castello.

 

In un altro momento dell’anno scolastico si realizzerà la passeggiata.

Alcune immagini: